HCV e malattie autoimmuni

Ormai da tempo l’epatite C viene considerata una malattia sistemica, ovvero una malattia che va a colpire più organi diversi. L’infezione di HCV, infatti, non ha effetti solo sul fegato, ma può ripercuotersi su tutto l’organismo mettendolo in uno stato di infiammazione cronica e – si pensa – causando anche altri disturbi. Non è infatti così raro che pazienti con epatite C vadano incontro a condizioni autoimmuni e disturbi linfoproliferativi (ovvero in cui i linfociti vengono prodotti in quantità eccessiva). Talvolta le manifestazioni autoimmuni non presentano nessun sintomo, talvolta i disturbi sembrano banali (dolori articolari e muscolari non specifici), altre volte ancora, invece, si evolvono fino a diventare invalidanti e, come nel caso dei linfomi, possono compromettere l’aspettativa di vita.

Secondo le stime tra il 20 e il 30% dei pazienti con epatite C soffrono di sindrome sicca/Sjögren, una malattia che causa eccessiva secchezza di bocca, occhi e altre mucose [1].
I dati riportati da alcuni studi, inoltre, fanno ipotizzare che la stragrande maggioranza presenti infiammazioni che coinvolgono anche le articolazioni, che si manifestano come comuni disturbi, mentre solo il 4-5% ha forme di artriti con sintomi specifici[2].

HCV e crioglobulinemia

La crioglobulinemia mista merita un discorso più approfondito. È una condizione definita dalla presenza di un particolare tipo di anticorpi e che appunto sembra possa essere causata dall’infezione da HCV[3].

La crioglobulinemia mista (ne esistono tipi diversi) è una delle manifestazioni extraepatiche, ovvero che non riguardano il fegato, più frequenti nelle persone con epatite C cronica: colpisce quasi la metà dei pazienti, ma solo nel 10% dei casi dà sintomi. E questi sintomi spesso sono non specifici, come una febbricola, dolori articolari o muscolari (astenia e mialgia), eruzioni cutanee (vasculiti) o un deterioramento di nervi periferici (neuropatia periferica), anche se un terzo dei pazienti manifesta la cosiddetta Triade di Meltzer, ossia porpora (manifestazioni e lesioni cutanee), stato di debolezza dovuto alla perdita della forza muscolare (astenia) e dolore alle articolazioni (artralgia). Per alcuni esperti la crioglobulinemia mista dovrebbe essere considerata una sindrome paraneoplastica: sembra che i pazienti affetti abbiano un rischio maggiore di sviluppare tumori, in particolare linfomi (la frequenza del Linfoma Non-Hodgkin nei pazienti HCV positivi e con crioglobulinemia mista di tipo II è 35 volte superiore a quella della popolazione generale [4]), neoplasie della tiroide e epatocarcinoma[5].

Molti di questi disturbi autoimmuni peggiorano con il tempo, con prognosi più grave quanto più il paziente è in là con gli anni, e se insorgono anche problematiche come l’insufficienza renale e epatica, o tumori appunto.

In passato i pazienti con epatite C e disturbi autoimmuni associati non erano trattati nel modo corretto e le terapie utilizzate per eliminare l’infezione da HCV potevano aggravare queste manifestazioni autoimmuni[6]. Le terapie attuali, invece, hanno ottime chance di successo senza effetti collaterali anche in questa categoria di pazienti, che possono migliorare le loro aspettative di vita con l’eliminazione dell’HCV[7].

Materiale di carattere informativo non riferibile a contenuti di prodotto e non finalizzato alla promozione del farmaco

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[1] Zignego AL, Ramos-Casals M, Ferri C, et al. International therapeutic guidelines for patients with HCV-related extrahepatic disorders. A multidisciplinary expert statement. Autoimmun Rev. 2017;16(5):523-541.

[2] Palazzi C, D’Amico E, D’Angelo S, et al. Rheumatic manifestations of hepatitis C virus chronic infection: indications for a correct diagnosis. World J Gastroenterol. 2016;22(4):1405-10.

[3] Charles ED, Brunetti C, Marukian S, et al. Clonal B cells in patients with hepatitis C virus-associated mixed cryoglobulinemia contain an expanded anergic CD21low B- cell subset. Blood 2011; 117:5425-37.

[4] Monti G, Pioltelli P, Saccardo F, et al. Incidence and characteristics of nonHodgkin lymphomas in a multicenter case file of patients with hepatitis C virus-related symptomatic mixed cryoglobulinemias. Arch Intern Med.2005;165(1):101-5.

[5] Charles ED, Dustin LB. Hepatitis C virus-induced cryoglobulinemia. Kidney Int 2009; 76:818-24.

[6] Vassilopoulos D, Calabrese LH. Management of rheumatic disease with comorbid HBV or HCV infection. Nat Rev Rheumatol. 2012;8(6):348-57

[7] Singh JA, Saag KG, Bridges SL, et al. 2015 American College of Rheumatology Guideline for the treatment of rheumatoid arthritis. Arthritis Rheumatol. 2016;68(1):1-26.