Gammopatie monoclonali: una manifestazione extraepatica dell’epatite C

I pazienti con epatite C cronica sembrano essere più a rischio di sviluppare disturbi del sangue come le gammopatie monoclonali di significato incerto (MGUS, Monoclonal Gammopathies of Undetermined Significance) e patologie come il mieloma multiplo. Il motivo non è stato del tutto chiarito, ma l’ipotesi principale è che l’HCV solleciti costantemente il sistema immunitario provocando “errori” nel funzionamento delle plasmacellule, ossia le cellule preposte alla sintesi delle immunoglobuline (o anticorpi), che nel tempo possono degenerare e sfociare in tumori ematologici.1

Cosa sono le MGUS?

Le gammopatie monoclonali di significato incerto, o MGUS, sono condizioni di salute che si caratterizzano per l’accumulo nel sangue di una proteina anomala (chiamata paraproteina, proteina monoclonale o M proteina). Di per sé non sono condizioni maligne: in genere vengono scoperte per caso durante i controlli, non danno sintomi e non necessitano di un trattamento. Tuttavia, in alcuni casi (rari) possono progredire in malattie più serie, per esempio in tumori del sangue come il mieloma multiplo. Per questo motivo i pazienti a cui viene diagnosticata una MGUS devono consultare uno specialista ematologo ed essere monitorati nel tempo (le tempistiche dei controlli possono variare da paziente a paziente, su indicazione del medico curante).2,3

Quali sono le cause delle MGUS?

Per capire meglio in cosa consistono le MGUS e quali potrebbero esserne le cause, facciamo un passo indietro. Tra i vari tipi cellulari che compongono il sistema immunitario ce n’è uno che ha il compito ben preciso di produrre immunoglobuline (o anticorpi), cioè proteine che aiutano a combattere i patogeni in modo più efficace. Questa tipologia cellulare, che si trova nel midollo osseo e nei linfonodi, prende il nome di plasmacellula e, una volta attivata dalla presenza di un antigene (cioè, una parte del patogeno), si divide diverse volte originando dei cloni. Ogni clone, poi, produrrà solo un tipo specifico di immunoglobulina, deputata a contrastare soltanto l’antigene che ha attivato la plasmacellula, che per questo viene detta monoclonale.

Questo meccanismo è normale ed è indispensabile per una difesa efficace dell’organismo, ma può essere soggetto a “errori”. Così, per esempio, se alcune plasmacellule iniziano a produrre una specifica proteina monoclonale in quantità eccessiva si sviluppano le MGUS. Cosa alteri le plasmacellule e provochi una gammopatia monoclonale non si sa di preciso, ma un’ipotesi è che una causa scatenante sia un’infezione virale: se il virus non riesce a essere eliminato ma permane nell’organismo, le plasmacellule continuano a essere attivate dalla presenza dell’antigene (stimolazione antigenica cronica) e la loro funzione si altera. 1,2,3

Tra i principali virus ritenuti responsabili c’è HCV, il virus dell’epatite C. 4,5

Epatite C, gammopatie monoclonali e mieloma multiplo

L’infezione da HCV che non si risolve da sola e non viene trattata precocemente potrebbe dare origine a un fenomeno di stimolazione antigenica cronica delle plasmacellule, dando origine a gammopatie monoclonali, ed eventualmente al mieloma multiplo.

A sostegno di questa teoria ci sono diversi dati.

Se nei pazienti HCV negativi l’incidenza di gammopatie monoclonali si aggira intorno all’1%, nei pazienti positivi all’HCV (che non sono affetti anche da crioglobulinemia mista, ossia un’altra manifestazione extraepatica dell’epatite C associata alla presenza di un particolare tipo di anticorpi – per saperne di più consulta l’articolo “HCV e malattie autoimmuni”) si arriva fino all’11%. 6,7

Sembra, inoltre, che il rischio di sviluppare un mieloma multiplo (un tipo di tumore del sangue che è sempre preceduto da una condizione di MGUS1) sia 2,67 volte più alto nelle persone con epatite C che nelle persone HCV negative.5

Ulteriori prove a sostegno sono fornite da studi che hanno constatato che, nei casi in cui l’associazione tra HCV e proteina monoclonale venga appurata, le terapie per l’eliminazione dell’HCV possono risolvere o ridurre l’entità di questi disturbi del sangue. In altre parole, se il microrganismo che è il bersaglio della proteina monoclonale viene eliminato, viene meno la stimolazione antigenica cronica ed è possibile che la funzione delle plasmacellule torni alla normalità.1

Materiale di carattere informativo non riferibile a contenuti di prodotto e non finalizzato alla promozione del farmaco

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[1] Rodríguez-García A, Linares M, Morales ML, et al.Efficacy of Antiviral Treatment in Hepatitis C Virus (HCV)-Driven Monoclonal Gammopathies Including Myeloma. Front Immunol. (2022) 11;12:797209.

[2] Mayo Clinic, Monoclonal gammopathy of undetermined significance (MGUS), https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/mgus/symptoms-causes/syc-20352362

[3] Humanitas Medical Care, Gammopatie Monoclonali, di cosa si tratta?, https://www.humanitas-care.it/news/gammopatie-monoclonali-di-cosa-si-tratta/

[4] Bigot-Corbel E, Gassin M, Corre I,et al. Hepatitis C Virus (HCV) Infection, Monoclonal Immunoglobulin Specific for HCV Core Protein, and Plasma-Cell Malignancy. Blood (2008) 112:4357–8.

[5] Li Y, Li Y, Zhang L, Li W. Hepatitis C Virus Infection and Risk of Multiple Myeloma: Evidence From a Meta-Analysis Based on 17 Case-Control Studies. J Viral Hepat (2017) 24:1151–9.

[6] Andreone P, Zignego AL, Cursaro C, et al. Prevalence of monoclonal gammopathies in patients with hepatitis C virus infection. Ann Intern Med (1998);129(4):294-8)

[7] AISF – Associazione Italiana per lo Studio del Fegato, Le manifestazioni extraepatiche del virus dell’epatite C: inquadramento e gestione clinica; https://www.webaisf.org/wp-content/uploads/2019/01/manifestazioni.extraepatiche.pdf