HCV e cirrosi epatica: quale relazione?

Ancora troppe persone pensano che l’infezione da HCV (il virus dell’epatite C) non sia poi così pericolosa, e che per questo non sia necessario intraprendere nessuna terapia. In realtà in molti casi, anche quando l’epatite C non dà segni evidenti, il virus agisce portando ad un’infiammazione cronica che danneggia il tessuto del fegato. Le stime dicono che il 20%-30% dei pazienti HCV positivi svilupperà cirrosi epatica nel corso di 10-20 anni, ma anche prima, nel caso in cui siano presenti altri fattori di rischio come comorbilità (per esempio diabete o coinfezioni), abuso di sostanze e di alcol. Dall’1 al 4%, inoltre, svilupperà un tumore del fegato. [1]

Che cos’è la cirrosi epatica?

La cirrosi è quella condizione per cui il fegato gradualmente smette di funzionare. Il tessuto sano viene rimpiazzato da tessuto fibrotico o cicatriziale, a tal punto che è possibile che il sangue non riesca più ad arrivare al fegato, almeno in parte. I danni al fegato sono permanenti e senza un intervento appropriato l’organo è destinato a collassare. [2]

I principali motivi di comparsa della cirrosi epatica sono l’infezione da HBV (il virus dell’epatite B), l’abuso di alcol e l’infezione da HCV. [3] Quest’ultima è la causa più frequente in Italia. [4]

Quali sono i sintomi della cirrosi epatica?

In una fase iniziale la cirrosi epatica potrebbe non dare sintomi. Quando però questi cominciano a comparire significa che il danno al fegato è ormai molto esteso. Un paziente con cirrosi che non riesce più a essere compensata si sente affaticato, accusa nausea, perde peso e perde l’appetito, inoltre potrebbe manifestare sanguinamenti, ittero (colorazione giallastra della pelle e degli occhi), problemi alla pelle, gonfiore agli arti inferiori. La problematica principale è l’ipertensione portale, ovvero quando il flusso sanguigno attraverso il fegato si blocca causando un aumento di pressione della vena porta. Questo aumento di pressione provoca dei rigonfiamenti dei vasi sanguigni dell’esofago (varici esofagee) che possono dare luogo a emorragie, accumulo di liquido nell’addome (ascite) e encefalopatia, cioè un’infiammazione del cervello che dà confusione e deficit cognitivo e che è causata dall’aumento di tossine nel circolo sanguigno. Queste patologie si riflettono in alcuni parametri alterati negli esami del sangue, dai livelli di bilirubina e albumina alla conta di globuli bianchi e piastrine. [5] Può comparire anche la sindrome epato-renale, una condizione che vede la compromissione, oltre che del fegato, anche dei reni, e che lascia da qualche settimana a qualche mese di vita. [6]

La gestione della cirrosi

Anche se oggi si può sopravvivere alla cirrosi mantenendo una buona qualità della vita, grazie a terapie che rallentano la malattia, non ci sono trattamenti specifici che possano guarire completamente la cirrosi. I danni che provoca sono praticamente irreversibili e, nei casi estremi, la soluzione è il trapianto di fegato. [4]

Per questo è fondamentale la prevenzione, riconoscendo e curando in modo tempestivo le cause che possono condurre al punto di non ritorno. Come detto, l’epatite C è una delle cause principali di cirrosi. Ma l’infezione da HCV oggi si può scoprire facilmente grazie allo screening anticorpale, che in caso di esito positivo deve essere confermato con la ricerca dell’HCV-RNA. A un’eventuale diagnosi segue un percorso di cura farmacologico che nella stragrande maggioranza dei casi porta all’eliminazione del virus dall’organismo e alla guarigione. [7] [8]

Materiale di carattere informativo non riferibile a contenuti di prodotto e non finalizzato alla promozione del farmaco

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[1] Epicentro-Istituto Superiore di Sanità (ISS), Epatite C; https://www.epicentro.iss.it/epatite/epatite-c

[2] National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (NIDDK), National Institute of Health (NIH), https://www.niddk.nih.gov/health-information/liver-disease/viral-hepatitis/hepatitis-c

[3] National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (NIDDK), National Institute of Health (NIH), https://www.niddk.nih.gov/health-information/liver-disease/cirrhosis

[4] Epa C, La cirrosi epatica; http://www.epac.it/patologie/cirrosi

[5] Westbrook RH, Dusheiko G. Natural history of hepatitis C. J Hepatol. 2014;61(1 Suppl): S58-68.

[6] EpaC Onlus, Le complicanze dell’infezione da HCV [https://www.epatitec.info/patologia/infezione-acuta-cronica/evoluzione-complicanze]

[7] WHO, Hepatitis C; https://www.who.int/en/news-room/fact-sheets/detail/hepatitis-c

[8] Epa C Onlus, Alleanza contro l’epatite 2019 – Position Paper. HCV: Eradicazione del virus sul territorio nazionale; https://www.epac.it/cm-files/2019/10/03/position-paper-hcv-def.pdf p.1