L’epatite C in assenza di sintomi specifici

L’epatite C è un grosso problema di salute pubblica a livello mondiale. E uno dei principali motivi è che si tratta di un’infezione subdola, che nella maggior parte dei casi non dà sintomi oppure ha manifestazioni aspecifiche, che possono essere attribuite a molte altre condizioni. L’assenza di una sintomatologia evidente anche per decenni è la ragione per cui la diagnosi può arrivare tardi, quando il fegato ormai è molto compromesso, e per cui è difficile interrompere la catena di trasmissione.[1]

Sintomatologia dell’epatite C acuta

Quando si contrae l’HCV, questo virus infetta in primis le cellule del fegato causando l’infiammazione dell’organo. Anche nelle fasi iniziali di infezione acuta di solito la malattia è silente. Solo di rado possono comparire sintomi, che però risultano essere manifestazioni non specifiche e pertanto spesso vengono trascurate. I sintomi dell’infezione acuta da HCV, quando si manifestano, sono infatti quelli tipici di tante altre infezioni virali passeggere: stanchezza e senso di affaticamento (astenia), dolori alle articolazioni e ai muscoli, nausea, vomito e mancanza di appetito, febbre e dolori addominali. Ancor più raramente possono comparire ittero (ossia quando la pelle, gli occhi oppure mucose assumono un colorito giallastro), urine scure e feci chiare. In questa fase è anche possibile rilevare tramite analisi del sangue un importante aumento delle transaminasi, cioè di alcuni enzimi prodotti dal fegato.1,[2],[3],[4]

Sintomatologia dell’epatite C cronica

La fase acuta dell’infezione da HCV si può concludere in due modi, ossia con l’eliminazione del virus da parte del sistema immunitario o con la cronicizzazione della malattia. Questa seconda eventualità è ben più probabile (85% dei casi).1

Anche l’epatite C cronica è in genere silente e può rimanere tale anche per molti anni, addirittura per decenni. Il fatto che non compaiano sintomi evidenti riconducibili direttamente all’HCV, però, non significa che non ci sia infiammazione del fegato. L’infezione è presente e continua a danneggiare l’organo, tanto che si stima che nell’arco di 10-20 anni il 20-30% delle persone con epatite C sviluppi cirrosi epatica e l’1-4% un epatocarcinoma.1 A seconda del grado di compromissione del fegato, i sintomi vanno da lievi a gravi e possono comprendere: facilità al sanguinamento e alla comparsa di lividi; fatigue; mancanza di appetito; ittero; urine di colore scuro; prurito, accumulo di liquido nell’addome (ascite); gonfiore alle gambe; perdita di peso; confusione e sonnolenza (encefalopatia epatica).[5]

Le manifestazioni extraepatiche

Oggi gli esperti sanno che l’epatite C non è solo una malattia del fegato ma è sistemica. L’infezione da HCV può avere manifestazioni extraepatiche (dall’insulino-resistenza al diabete di tipo 2, dai disturbi cardiovascolari a quelli metabolici, dalle malattie autoimmuni ai problemi neuropsichiatrici, fino ai disturbi renali e alle neoplasie), ossia causare più o meno direttamente disturbi al di fuori della stretta area di interesse del fegato. Agli occhi degli esperti simili comorbidità sono veri e propri campanelli d’allarme che devono indirizzare il paziente al test per verificare la positività all’HCV e, nel caso, alle opportune terapie per l’eliminazione del virus.[6]

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[1] Epicentro – Istituto Superiore di Sanità (ISS), Epatite C; www.epicentro.iss.it/epatite/epatite-c  

[2] Centers for Disease Control and Prevention (CDC), Hepatitis C Questions and Answers for Health Professionals; www.cdc.gov/hepatitis/hcv/hcvfaq.htm

[3] Epa C Onlus, Epidemiologia dell’HCV; www.epatitec.info/patologia/epidemiologia

[4] Epa C Onlus, Storia naturale (infezione acuta e cronica); www.epatitec.info/patologia/infezione-acuta-cronica

[5] Mayo Clinic, Hepatitis C; https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/hepatitis-c/symptoms-causes/syc-20354278

[6] Kuna L, Jakab J, Smolic R, Wu GY, Smolic M. HCV Extrahepatic Manifestations. J Clin Transl Hepatol. 2019 Jun 28;7(2):172-182.