Qual è la relazione tra epatite C e lichen planus?
A volte alcune condizioni di salute possono essere la spia di un altro problema fino a quel momento insospettabile. È il caso del lichen planus, una malattia infiammatoria autoimmune di pelle e mucose: quando diagnosticato, deve spingere a controllare lo stato di salute del fegato e, in particolare, la presenza di anticorpi anti-HCV, il virus dell’epatite C.[1]
Che cos’è il lichen planus
Il lichen planus è una malattia infiammatoria cronica che può colpire la pelle, il cuoio capelluto, le unghie, le mucose della bocca e quelle genitali. A seconda della zona del corpo interessata le manifestazioni sono diverse, ma comunque di natura benigna, e vanno da papule (piccole lesioni in rilievo che possono provocare bruciore o prurito) sulla pelle a fastidiose e dolorose afte sulla mucosa orale, sulla lingua e sulla mucosa genitale, fino a linee scure sulle unghie. È considerata una malattia autoimmune, cioè, causata dalla reazione anomala dei linfociti T del sistema immunitario che attaccano alcuni tipi cellulari (in questo caso i cheratinociti) dello stesso organismo. Colpisce tra lo 0,1 e il 4% della popolazione generale ed è più frequente nelle donne dopo i 50 anni.[2],[3],[4],[5]
Non sempre è facile capire cosa scateni la reazione anomala del sistema immunitario che provoca il lichen planus. Ad oggi gli esperti ritengono che a contribuire all’insorgenza incidano fattori genetici predisponenti e stimoli ambientali, come l’utilizzo di alcune tipologie di farmaci, lo stress psicologico, il tabagismo, le infezioni.3,4,[6]
Lichen planus ed epatite C
Tra le infezioni che sembrano collegate all’insorgenza di lichen planus c’è anche quella da HCV, il virus dell’epatite C.2,[7] La prevalenza di epatite C a livello mondiale è circa dell’1%[8], anche se questo valore cambia molto da regione a regione (stando ai dati disponibili la regione del Sud-Est asiatico è quella con la prevalenza più bassa, mentre quella del mediterraneo orientale è quella con la prevalenza più elevata8. In Italia si stima che le persone con infezione acuta e cronica siano circa lo 0,68% della popolazione[9]). Ma, secondo diverse indagini, tra i pazienti affetti da lichen planus, e in particolare dalla forma orale, la positività all’HCV è significativamente più alta. Allo stesso modo, tra i pazienti con epatite C cronica il rischio di sviluppare lichen planus è più elevato.2,7
Non è ancora chiaro in che modo l’HCV induca i linfociti T ad aggredire le cellule di cute e mucose, ma i dati disponibili (seppur con una certa variabilità) sostengono la correlazione tra epatite C e lichen planus. Tanto che oggi le società scientifiche insistono sulla necessità di indirizzare i pazienti con diagnosi di lichen planus verso i test che verificano la positività all’HCV.1,2,7,[10]
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[1]Società italiana di patologia e medicina orale (SIPMO), EPATITE C E LICHEN PLANUS: QUALE RELAZIONE? [https://www.sipmo.it/faq/epatite-c-e-lichen-planus-quale-relazione/#:~:text=molti%20pazienti%20affetti%20da%20lichen,diagnosticata%20la%20malattia%20in%20bocca]
[2]Pinelli S, Basile S, Benedetti Panici P, et al. Association between HCV infection and cutaneous-mucosal lichen planus: an update. Eur J Dermatol. 2017 Jun 1;27(3):329-331.
[3]Lehman JS, Tollefson MM, Gibson LE. Lichen planus. Int J Dermatol2009; 48: 682-94.
[4]Lewis FM, Bogliatto F. Erosive vulval lichen planus-a diagnosis not to be missed: a clinical review. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol 2013; 171: 214-9.
[5]Mayo Clinic, Lichen planus [https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/lichen-planus/symptoms-causes/syc-20351378]
[6]Amin NR, Yussif N, Ahmed E. The effect of smoking on clinical presentation and expression of TLR-2 and CD34 in Oral lichen Planus patients: clinical and immunohistochemical study. BMC Oral Health. 2020 Apr 29;20(1):129.
[7] Gheorghe C, Mihai L, Parlatescu I, Tovaru S. Association of oral lichen planus with chronic C hepatitis. Review of the data in literature. Maedica (Bucur). 2014 Mar;9(1):98-103.
[8] WHO, Global Hepatitis Report, 2017 [https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/255016/9789?sequence=1]
[9] Kondili LA, Andreoni M, Alberti A, et al. Estimated prevalence of undiagnosed HCV infected individuals in Italy: A mathematical model by route of transmission and fibrosis progression. Epidemics.2021;34:100442.
[10] AISF – Associazione Italiana per lo Studio del Fegato; Le manifestazioni extraepatiche del virus dell’epatite C: inquadramento e gestione clinica [https://www.webaisf.org/wp-content/uploads/2019/01/manifestazioni.extraepatiche.pdf]