HCV e coinfezioni
HCV, il virus dell’epatite C, condivide la via di trasmissione con altri virus, in particolare con HIV, il virus dell’Aids, e con HBV, il virus dell’epatite B. Tutti, infatti, si trasmettono per via ematica, ossia attraverso il contatto con sangue infetto, e, con efficienza diversa, per via sessuale. Per questo non è così raro che una stessa persona contragga più infezioni, che, oltretutto, si accentuano in modo sinergico. [1]
HCV e HIV
Un quadro esatto della coinfezione HIV/HCV non c’è. Molti offrono delle stime e una delle più recenti, del 2016, parla di 2.278.400 casi in tutto il mondo. Quello che si può dire è che in generale, rispetto al resto della popolazione, le persone HIV positive hanno maggiore probabilità di contrarre HCV e di sviluppare l’epatite C cronica. Lo stesso vale per le persone HCV positive: anche per loro il rischio di contrarre HIV è aumentato. Il gruppo in cui le coinfezioni HCV/HIV sono più frequenti, comunque, è quello dei tossicodipendenti, cioè delle persone che fanno o hanno fatto uso di droghe iniettive. [1]
Quello che risulta chiaro dagli studi è che aver contratto entrambe le infezioni espone a un ulteriore rischio. L’epatite C in pazienti con HIV sembra avere una probabilità di progredire verso la cirrosi epatica più alta del 30% rispetto a quanto avviene nei pazienti HIV negativi. [2]
La malattia epatica, inoltre, sembra peggiorare più rapidamente verso la cirrosi, il cancro al fegato e lo scompenso in chi è infetto anche da HIV, anche se i pazienti seguono la terapia antiretrovirale (i trattamenti che consentono di tenere sotto controllo il virus dell’AIDS). Anche le manifestazioni extraepatiche dell’epatite C sono più frequenti se il paziente è HIV positivo. Ma non è solo HIV ad aggravare le conseguenze dell’infezione da HCV: la presenza del virus dell’epatite C, infatti, rende meno efficace la terapia antiretrovirale contro l’HIV. [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10]
Tutti i dati, insomma, invitano i pazienti HIV positivi a fare il test per HCV, e i pazienti HCV a fare quello per HIV. Eliminare il virus dell’HCV nelle persone HIV positive è possibile nella maggioranza dei casi. I pazienti HIV positivi in linea di massima possono accedere agli stessi trattamenti per eradicare HCV della popolazione generale HCV positiva. Tuttavia, i clinici devono tenere conto delle potenziali interazioni tra farmaci antiretrovirali per l’HIV e antivirali per l’HCV, nonché di quelle con altri farmaci prescritti per eventuali patologie concomitanti. [11] [12]
HCV e HBV
Anche le coinfezioni HCV/HBV non sono rare, soprattutto in determinati gruppi di popolazione particolarmente esposti al rischio, come chi fa uso di droghe iniettive o ha rapporti sessuali non protetti. [13] [14]
In questi casi le interazioni tra i due virus sono abbastanza dinamiche (in certi periodi uno dei due può prevalere sull’altro, per esempio), ma in generale gli esperti concordano nel dire che chi manifesta entrambe le infezioni ha un decorso clinico più grave, che porta a progredire più rapidamente verso la cirrosi epatica e aumenta i rischi di sviluppare un tumore del fegato. [2] [15] [16] [17]
Materiale di carattere informativo non riferibile a contenuti di prodotto e non finalizzato alla promozione del farmaco
IT-NPD-0133
[1] EpaC Onlus, Le coinfezioni; https://www.epatitec.info/patologia/coinfezioni
[2] Puoti M,Lorenzini P, Cozzi-Lepri A, et al. Incidence and progression to cirrhosis of new hepatitis C virus infections in persons living with human immunodeficiency virus. Clin Microbiol Infect 2017; 23:267. e1-267.e4
[3] Arends J, Lieveld FI, Boeijen LL, et al. Natural history and treatment of HCV/HIV coinfection: Is it time to change paradigms? J Hepatol 2015; 63:1254-62.
[4] Sulkowski M. HCV-HIV co-infected patients: no longer a ‘special’ population? Liver Int 2016; 36:43-46.
[5] Mandorfer M, Schwabl P, Steiner S, et al. Advances in the management of HIV/HCV coinfection. Hepatol Int 2016;10:424-35.
[6] Sacchi P, Cima S, Zuccaro V, et al. Understanding the mechanisms of fibrogenesis in HIV/HCV-coinfected patients: implications for clinical practice. AIDS Rev 2015; 17:159-70.
[7] Puoti M, Moioli MC, Travi G, Rossotti R. The burden of liver disease in human immunodeficiency virus-infected patients. Semin Liver Dis 2012; 32:103-13.
[8] Puoti M, Rossotti R, Garlaschelli A, Bruno R. Hepatocellular carcinoma in HIV hepatitis C virus. Curr Opin HIV AIDS 2011; 6:534-8.
[9] Puoti M, Nasta P, Gatti F, et al. HIV-related liver disease: ARV drugs, coinfection, and other risk factors. J Int Assoc Physicians AIDS Care (Chic). 2009; 8:30-42.
[10] Soriano V, Puoti M, Garcia-Gascó P, et al. Antiretroviral drugs and liver injury. AIDS 2008; 22:1-13.
[11] European Association for the Study of the Liver. EASL recommendations on treatment of hepatitis C: Final update of the series. J Hepatol. 2020;73(5):1170-1218.
[12] National Institutes of Health, Office of AIDS Research.https://clinicalinfo.hiv.gov/en/guidelines/adult-and-adolescent-arv/hepatitis-c-virushiv-coinfection
[13] Caccamo G, Saffiotti R, Raimondo G. Hepatitis B virus and hepatitis C virus dual infection. World J Gastroenterol 2014; 20:14559-14567.
[14] Gaeta GB, Precone DF, Cozzi-Lepri A, et al. Multiple viral infections. J Hepatol 2006;44(1 Suppl): S108-13.
[15] Raimondo G, Brunetto MR, Pontisso P, et al. Longitudinal evaluation reveals a complex spectrum of virological profiles in Hepatitis B Virus/Hepatitis C Virus–coinfected patients. Hepatology 2006; 43:100-107.
[16] Vo Quang E, Shimakawa Y, Nahon P. Epidemiological projections of viral-induced hepatocellular carcinoma in the perspective of WHO global hepatitis elimination. Liver Int. 2021;41(5):915-927
[17] Cho LY, Yang JJ, Ko KP, et al. Coinfection of hepatitis B and C viruses and risk of hepatocellular carcinoma: systematic review and meta-analysis. Int J Cancer 2011; 128:176-184.